Iniziativa: WE ARE CARING
Città: Singapore
Stato: Singapore
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La storia di David Bensadon è una delle più impressionanti tra quelle che abbiamo raccolto finora. Ha deciso di affrontare un problema che molti considerano irrisolvibile.
A Singapore, come in molti altri paesi, specialmente in Asia e in Medio Oriente, il governo permette alle famiglie di assumere lavoratrici straniere, le cosiddette badanti, per aiutare nell’assistenza di bambini e anziani o nelle pulizie di casa. Queste collaboratrici lavorano e vivono nella casa del datore di lavoro è hanno tipicamente contratti della durata di due anni. Ci sono circa 240.000 collaboratrici domestiche in Singapore, la maggior parte delle quali provengono da zone rurali delle Filippine, dell’Indonesia e del Myanmar.Il salario medio di una badante filippina che lavora in Singapore al suo primo impiego è di 570 S$ (350 euro); di solito per altre nazionalità è anche meno. E’ molto basso per lo standard di Singapore, ma è molto più alto di quanto possono ottenere lavorando nel loro paese.
Il problema è che sono costrette a pagare una commissione molto alta alle agenzie per l’impiego locali e del loro paese per ottenere un posto. Visto che di solito non possiedono risparmi, per i primi 4-6 mesi non ricevono lo stipendio per devolverlo all’agenzia. Durante questo periodo non possono mandare soldi alla loro famiglia, pagare le tasse scolastiche o pagare costi sanitari.
Inoltre, se una collaboratrice vuole cambiare lavoro e trovare un altro datore in Singapore, l’agenzia le richiede altri 1-2 salari.
Il governo di Singapore è al corrente della situazione e ha cercato di inserire un massimo di deduzione del salario di due mesi per l’agenzia locale, mentre i Governi dei paesi d’origine stanno seguendo una linea simile. Tuttavia, regolamentare un settore con migliaia di agenzie per ciascun lato non è facile e richiede tempo.
We are Caring è la prima agenzia in Singapore che cambia questa impostazione e promuove un modello senza costi di assunzione.
Siamo la prima agenzia completamente gratuita per le collaboratrici. Queste possono usare un’applicazione online o venire nel nostro ufficio. Cerchiamo anche di farle emancipare: mentre altre agenzie di solito propongono ai datori di lavoro informazioni umilianti sulle donne, come il peso o l’altezza, noi le invitiamo a registrare un breve video nel quale possono descrivere la loro esperienza, ma anche le loro passioni, i progetti personali. Rende il processo più semplice.
Abbiamo anche ottimizzato il lato amministrativo della nostra attività: abbiamo abbandonato il processo cartaceo e tutto il percorso di assunzione avviene totalmente in formato elettronico e con un certo grado di automazione.
Quindi, sebbene guadagniamo meno per singolo abbinamento (le famiglie pagano la stessa cifra di altre agenzie, ma le collaboratrici non pagano nulla), siamo in grado di sostenere la nostra attività confidando sulla quantità e la capacità di espanderci. In effetti, abbiamo già movimenti maggiori rispetto ad altre agenzie.
Al momento ci concentriamo sulle collaboratrici che sono già a Singapore e le supportiamo nel trovare un nuovo impiego. Funziona, abbiamo dimostrato che il concetto è solido. La buona notizia è che ora abbiamo un gruppo su Facebook con più di mille collaboratrici. Loro sono diventate le nostre ambasciatrici, aiutandoci a spargere la voce.
Ed è solo l'inizio.
Per la fine dell'anno stiamo pianificando di aprire un'agenzia nelle Filippine per creare la prima filiera per lavoratori migranti senza commissioni dal paese di origine a quello di destinazione. Vogliamo che questo modello senza debito diventi la norma non solo in Singapore, ma anche nelle altre principali città di destinazione in Asia. L’ambizione è di avere un impatto concreto sulle queste problematiche sociali per liberare le collaboratrici domestiche straniere da qualunque tipo di potenziale abuso.
In precedenza, ho lavorato nel mio paese, la Francia, per un paio d'anni su come migliorare l'assistenza agli anziani, dal punto di vista della salute pubblica. Poi, ho deciso di seguire un MBA all'università di Tel Aviv, con un semestre di scambio alla National University of Singapore. In quel periodo ho scoperto che entrambi i paesi facevano affidamento in una certa misura sui lavoratori migranti per prendersi cura della loro popolazione anziana. Singapore è il luogo ideale per avviare un'impresa, tutti parlano inglese, il governo è aperto all'innovazione, la qualità della vita è elevata ed ha una posizione strategica nel sud-est asiatico, così alla fine del 2015 ho deciso di lanciare We Are Caring. Sono venuto qui e ora lavoro 7 giorni a settimana, fino a tardi, su questo progetto.
Perché?
Immagino che la risposta ovvia sia che mi sento utile. E questo è vero. Vedi la sfida davanti a te così grande, non puoi fermarti lungo la strada, sarebbe un peccato. Ciò che colpisce è che non c'è assolutamente nulla che impedisca alle altre agenzie di fare ciò che facciamo. Ma finora non è successo. We Are Caring deve essere fortemente orientato al business, ma i feedback dalle ONG sono positivi e lavoriamo bene insieme. Stiamo riuscendo veramente ad avviare un cambiamento insieme e non vedo l'ora di avere un impatto ancora più grande.
Al momento funziona davvero. Quando abbiamo intervistato David We Are Caring era solo un piccolo progetto, nessuno avrebbe scommesso che sarebbe sopravvissuto. Oggi è un'agenzia ben organizzata, che assume e cambia la vita di migliaia di donne.
Penso che uno non abbia bisogno di nulla di particolare per avviare un cambiamento. Il più delle volte è possibile e facile, quindi fallo e basta. Lungo la strada troverai contatti che non ti aspettavi e che ti aiuteranno ad andare avanti. Ci sono due modi per creare una start-up: puoi spendere un sacco di tempo ed energie per costruire il prodotto perfetto o puoi iniziare senza il prodotto finale, ma focalizzando i tuoi sforzi nell’ottenere i tuoi primi clienti e migliorare cammin facendo. Trova i primi clienti, anche se è tutto un po’ caotico; ti perdoneranno visto che sei appena agli inizi. È più facile partire da una prima esperienza e migliorarla piuttosto che pensare troppo a come rendere quell’idea super-figa e poi sentirsi sopraffatti. La politica dei piccoli passi è sempre da preferirsi.
Aggiornamento del 23 marzo 2018: Un traguardo importante per We Are Caring. C’é voluto più tempo del previsto ma abbiamo appena ottenuto questa settimana l'accreditamento dall'ambasciata delle Filippine! Ora siamo autorizzati a offrire il nostro servizio alle collaboratrici che si trovano nelle Filippine e a fornire loro posti di lavoro a Singapore senza alcuna detrazione di stipendio! Sarà un grande cambiamento per le collaboratrici, noi siamo pronti, si inizierà a partire da aprile!
Maggiori informazioni su We are caring: wearecaring.com